MOSTRE ED EVENTI

𝗜𝗡=𝗢𝗨𝗧: 𝗟𝗮 𝗿𝗲𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗲 𝗿𝗲𝘀𝗶𝗹𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹'𝗔𝗿𝘁𝗲.

Mostra di arte contemporanea online.
E' ricaduto sugli artisti l'onere di accendere una luce di rinascita della società ed un riscatto dalla paura di ciò che non si conosce, come una pandemia. La cultura, lo scambio, il dialogo... il solo modo che abbiamo per mantenere vivo, un sistema in affanno. Questo è In/Out.
L'appuntamento online è previsto per l' 11 Dicembre 2020 ore 17:00 sulla pagina Facebook dell'evento, dove per l occasione si terrà la diretta del vernissage di apertura della Mostra In/Out.





PAOLO SCARFONE

RI-CALCOLO PERCORSO

A cura di LAPO SIMEONI



VERNISSAGE SABATO 7 MAGGIO ORE 18:00

ADD-art galleria

via Palazzo dei Duchi 6
Spoleto



Cosa si nasconde dietro il segno per Paolo Scarfone?
Il suo lavoro non può essere tradotto se non si arriva ad analizzare la radice del suo pensiero.
Un pensiero perpetuo e costante sull’incapacità dell’uomo di raggiungere il tempo infinito: ogni segno, ogni gesto, ogni opera viva diventano oggetto di catalogazione e riflessione falsata. Ma se poniamo un collegamento tra pensiero e misurazione dello stesso, durante la sua creazione, ci troviamo di fronte a studi che svelano il tempo ed il suo rapporto con l’arte. La fragilità della materia utilizzata diventa un pretesto per calcolare e valorizzare la delicatezza dell’esistenza, in questa fitta e complessa trama cartacea composta di segno e di sogno infinito.


PAOLO SCARFONE è nato nel 1989 a Catanzaro.
Il senso di appartenenza alla propria terra, i ricordi dei luoghi dell’infanzia, il legame che lega questo sentimento alla distanza che oramai sussiste con la dimensione contemporanea della sua vita, sono la fonte principale dal quale scaturisce il senso profondo dei suoi lavori.
Un lavoro che ha una doppia anima e  che trova la giusta dimensione negli studi all’Accademia delle Belle Arti di Roma. Infatti, è nel laboratorio della carta, con i docenti Laura Salvi e Riccardo Ajossa, che queste suggestioni troveranno la loro giusta dimensione e incominceranno a germinare.
Paolo Scarfone parlando della carta dice “La carta nei miei lavori non è solo supporto ma parte centrale, è la verità del paesaggio, della materia e dell’importanza di un processo che richiede tempo”.  Ecco allora che i cardini del suo lavoro sono caratterizzati dalla commistione di tecniche secolari e dall’uso di tecniche moderne e contemporanee.
La carta, fatta a mano con la procedura delle cartiere italiane del ‘600, e la stampa ink-jet, mettono a confronto un rapporto di complementarietà tra un senso di appartenenza alla terra e alla tecnologia. Si sente il calore del sole e il profumo del mare di calabria ma immediatamente si avverte un sapore metallico del contemporaneo.
Paolo Scarfone lavora sulla condizione dell’essere umano odierno e sulle sue possibilità di comunicazione odierne, inserito in un meccanismo di virtualizzazione della vita e il conseguente bombardamento di immagini che, non esperite ma solo apprese, si riducono a mere informazioni vuote. La gestualità che la lavorazione del materiale richiede, racconta una storia  che asseconda le dilatazioni temporali ormai completamente avulse dal nostro essere, permettendo una riflessione fenomenologica sul linguaggio e il campo comunicazionale.























































































 








































































Foto di Lapo Simeoni
             Alessia Vergari
             Lorenzo Rossi







CODICE ITALIA ACCADEMY

Palazzo Grimani, Venezia













lettura portfolio con Vincenzo Trione e con Antonio Biasiucci




Appartenenza, Paolo Scarfone, veduta istallativa





























RICHIAMI

Casa-museo Petro Canonica, Roma









USCITA D'EMERGENZA

MACRO Testaccio, Roma






















PREMIO INTERNAZIONALE LIMEN ARTE

 Palazzo E.Gagliardi, Vibo Valentia













LA ZONA GRIGIA


LA ZONA GRIGIA | ART.LAB GALLERY
a cura di Lapo Simeoni 

PADIGLIONE 11 SETTORE D / INDEPENDENTS
dal 9 al 13 ottobre

ARTISTI
DARIO CARRATTA
FRANCESCO DE MOLFETTA
TOMMASO GUERRA
FRANCESCO IRNEM

FRANCESCO MINUCCI

PAOLO SCARFONE
LAPO SIMEONI
AARON VAN ERP

ORARI
Giovedì 9 ottobre | 15.30-20
da Venerdì 10 a Domenica 12 Ottobre | 11-19
Lunedì 13 Ottobre | 11-15


LA ZONA GRIGIA
Per la 5a edizione di Independents dell'ArtVerona, Art.Lab Gallery presenta LA ZONA GRIGIA.
“Sì, siamo gli orfani di futuro” da questa frase sintetica e al quanto frastornante di Maurizio Galimberti nasce il progetto LA ZONA GRIGIA, trattando quella parte emotiva che gli artisti
assorbono dal progresso/regresso italiano degli ultimi anni.
Artisti emergenti già consolidati per maturità ripercorrono
“La bolla” utilizzando un iconografia onirica e introspettiva dove tutto
rimbalza al gioco delle connessioni mnemoniche.

La memoria che si deforma nel tempo incide la percezione degli artisti, che ricostruiscono visivamente e fisicamente la stessa trasformazione sociale Italiana come punto focale di questo dialogo.
La Zona Grigia vuole quindi essere un dialogo aperto tra 7 artisti di generazioni diverse ma con un senso memoriale condiviso in questi decenni di estrema trasformazione.

Un organizzazione sociale che si basa sulla perpetua produzione e vendita di merci, ha creato nel tempo voragini di valori basati sulla decrescita culturale e sull’ IO come soggetto individuale non autonomo in costante coflitto con i valori indotti e contrastanti del XXI secolo:


 CRESCI CONSUMA CREPA.

La Zona Grigia è quel luogo nella mente dove si conosce esattamente le motivazione dello SBAGLIO e quel qualcosa che non funziona.
Un errore voluto o non, tutti lo custodiscono nella zona grigia.
Questo progetto vuole marcare e percorrere quella sottile linea di malinconia che si trova nella zona grigia e tutti possono percepire ogni giorno.

La Zona Grigia è quel uomo in frack di Domenico Modugno.





Paolo Scarfone
Appartenenza




Appartenenza Particolare




Appartenenza
Particolare



















































YOUNG AT ART

YOUNG AT ART "WE ART CALABRIA" #2
22 SETTEMBRE PRESSO IL MAM DI COSENZA


A partire da lunedì 22 settembre 2014, si terrà, a Cosenza, la seconda tappa delle terza edizione di Young at Art, progetto espositivo itinerante attraverso il quale l’associazione Oesum Led Icima e il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) intendono promuovere i giovani talenti della scena artistica calabrese. L’importante spazio espositivo scelto per questa seconda mostra, che segue quella tenutasi tra il luglio e l’agosto scorsi presso il museo di Acri, è il MAM (Museo delle Arti e dei Mestieri), situato nel cuore del centro storico della città dei Bruzi, e sancisce la rinnovata collaborazione con la provincia di Cosenza
 Protagonisti della mostra sono otto artisti Under 35, selezionati attraverso un concorso preliminare, che rappresentano la vivacità di una scena artistica territoriale in costante fermento creativo, come testimonia la diversità dei media espressivi rappresentati: Cristina Comi (fotografia), Maria Rosaria Cozza (fotografia), Antonio Cugnetto (scultura), Rocco Mortelliti(video-arte), Davide Negro (installazione multimediale), Francesca Procopio (fotografia), Paolo Scarfone (opere su carta autoprodotta) e Francesco Votano (pittura). I curatori Massimo Garofalo e Andrea Rodi hanno deciso di premiare la dimensione progettuale dei lavori selezionati, evidenziando la capacità di ciascun artista di portare avanti un discorso maturo e in grado di evolversi nel tempo, pur mantenendo un’importante coerenza concettuale.
Il progetto Young at Art culminerà nella terza tappa espositiva, che si terrà tra il 5 e il 9 novembre prossimi a Torino, nell’ambito della manifestazione Paratissima, che annualmente richiama oltre 100.000 visitatori, tra appassionati e addetti ai lavori. In tale occasione verrà presentato il catalogo riassuntivo delle prime tre edizioni del progetto che, dal 2012 ad oggi, ha promosso l’operato di 27 giovani artisti nati in Calabria, a testimonianza dell’importanza che il MACA e l’associazione Oesum Led Icima, che promuove le attività del museo, attribuiscono al rapporto con il territorio e alla sua promozione.
In occasione delle tre tappe espositive del progetto Young at Art 2014 verrà inoltre presentato il cortometraggio Il futuro comincia… adesso, realizzato dagli studenti del Liceo Classico e Scientifico “V. Julia” di Acri che hanno preso parte al progetto educativo Scuola Movie nell’ambito del Piano Integrato n. 8439 del 02/08/2013 PON Azione, sotto la guida delle professoresse Maria Cristina Chimento, Cecilia Donato e Liliana Fusaro.
Young at Art. We Art Calabria #2
Luogo:                   MAM (Museo delle Arti e dei Mestieri) – Corso Telesio 17, Cosenza
Artisti:                                   Cristina Comi, Maria Rosaria Cozza, Antonio Cugnetto, Rocco Mortelliti, Davide Negro, Francesca Procopio, Paolo Scarfone, Francesco Votano
Studenti:               Dalila Masci, Andrea Scaramuzzo, Fiorella Petrone, Rosaria Gradilone, Francesca Ritacco, Martina Guido, Anastasia Cofone, Jessica Mezzotero, Chiara Celso, Francesco De Vincenti, Alessandra Martelli, Eliano Via
Curatori:               Massimo Garofalo, Andrea Rodi
Vernissage:           lunedì 22 settembre 2014, ore 18:00
Date:                      dal 22 settembre al 5 ottobre
Orario:                  tutti i giorni, 9-13 e 16-20
Info museo:          tel. 0984 481946; mam@provincia.cs.it
Info mostra:          tel. 011 9422568; cell. 339 6935464
                               info@youngatart2014.comhttp://youngatart2014.com




























































































YOUNG AT ART "WE ART CALABRIA"#1
12 LUGLIO PRESSO IL MACA(museo arte contemporanea Acri)


Sabato 12 luglio inaugurano le due importanti mostre estive del museo ai piedi della Sila.
Il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) si appresta a dare vita a una giornata di festa dell’arte contemporanea. Sabato 12 luglio 2014 il settecentesco Palazzo Sanseverino-Falcone, sede del museo, ospita le inaugurazioni delle sue due rassegne estive, seguendo alla lettera il motto che, sin dalla fondazione, nel giugno del 2006, guida tutte le sue manifestazioni: Portiamo l’arte in Calabria. Promuoviamo l’arte della Calabria.


Da sempre il MACA si è posto l’obiettivo di indagare, attraverso il suo programma espositivo, uno dei momenti più intesi della storia dell’arte: il Novecento, con particolare attenzione per il periodo postbellico. Quest’anno, fino al 19 ottobre 2014, l’attenzione ricade su due dei nomi più importanti di quell'irripetibile stagione creativa: Lucio Fontana eVictor Vasarely. Attraverso una collezione di circa settanta opere, la mostra Vasarely – Fontana. Due mondi, due culture, due scuole a confronto, a cura di Valmore Zordan, rende omaggio a due rivoluzionari interpreti, in ambito artistico e culturale, del desiderio di cambiamento che ha animato l’Occidente in seguito alla fine della Seconda Guerra Mondiale. I due grandi artisti vengono intesi alla stregua di maestri e capifila di altrettante scuole, di cui la mostra ricostruisce la genealogia.


Nello stesso contesto, il MACA presenta la prima di tre tappe espositive itineranti che compongono il progetto Young at Art. Giunta alla sua terza edizione, la rassegna dedicata ai giovani talenti Under 35 nati in Calabria, si è configurata nel tempo come un innovativo strumento di promozione artistica e territoriale. Gli otto artisti selezionati per l’edizione 2014 – Cristina Comi(fotografia), Maria Rosaria Cozza (fotografia),Antonio Cugnetto (scultura), Rocco Mortelliti (video-arte), Davide Negro (installazione multimediale), Francesca Procopio (fotografia), Paolo Scarfone (opere su carta autoprodotta) e Francesco Votano (pittura) – sono i frutti di un territorio fertile ed estremamente vivace dal punto di vista creativo e artistico. In seguito alla mostra del MACA, che si chiuderà il 31 agosto 2014, nell'ottica di promozione della giovane arte calabrese, gli otto talenti esporranno le loro opere a Cosenza, all'interno degli spazi del Museo delle Arti e dei Mestieri, dal 22 settembre al 5 ottobre 2014, e a Torino, bambinello della fiera Paratissima, la più visitata d’Italia con oltre 100.000 presenze, dal 5 al 9 novembre 2014.
















































































We Art Calabria




Le tre mostre

MACA (Museo Arte Contemporanea Acri)- dal 12 luglio al 31 agosto 2014
MAM (museo delle Arti e dei Mestieri della provincia di Cosenza)- dal 27 settembre al 18 ottobre 2014
Paratissima, Torino- dal 5 al 9 novembre 2014







GALLERIA MUTA

Be Cause Art Space
17 APRILE- 17 maggio


Parlarsi in una Galleria Muta


Galleria Muta è la personale di Paolo Scarfone (1989, Catanzaro), a lavoro nella concretizzazione di una riflessione fenomenologica sul linguaggio e l’intrinseco campo comunicazionale. Laddove il linguaggio è un codice, ovvero un insieme di informazioni e interazioni che utilizzano simboli con identico valore per individui appartenenti ad uno stesso ambiente socioculturale, Paolo Scarfone prende in considerazione i linguaggi, nella loro diversità e nelle sottrazioni di senso che impossibilitano un autentico scambio relazionale. Ogni parola coincide con una varietà indefinita di esperienze, quindi è passibile di una soggettività diversificata dalle altre, poiché propria di ogni interlocutore che la interiorizza e la traduce a sua volta nella sua mente. Infatti Paolo Scarfone sostiene che: “Nessun termine avrà la stessa identica valenza per due individui nel mondo, anche la cosa più tecnica e oggettiva sarà interiorizzata con un colore, uno stato d’animo, un carattere totalmente personale”.  

Quindi l’analisi portata in mostra è l’emblema del non-sense relazionale. Un reale problema di comunicazione legato ad una serie di sottrazioni, che rappresentano la solitudine di colui che parla,  impegnato a farlo innanzitutto con se stesso, e di colui che ascolta, intento a proiettare le parole dell’altro su se stesso e il proprio vissuto, illudendosi così di comprenderlo. Quindi sbaglia chi è convinto che le immagini e la gestualità rappresentino il grado zero della comunicazione: valeva per gli uomini delle caverne, ma ad oggi ogni elemento è sovraccarico di informazioni, quindi non univoco di senso. Per tanto l’uso del linguaggio e la sua comprensione si basa su un ossimoro concettuale che in Galleria Muta diviene anche estetico. Se si considera che il cardine della mostra sono le aggiunte visive che non fanno altro che sottrarre senso inerente alla riflessione dell’opera, si comprenderà da sé l’origine e la scelta del titolo.

Galleria Muta si compone di più parti, ognuna delle quali presenta opere realizzate su carta fatta a mano: questo è il filo conduttore di elementi apparentemente discordanti, atti a presentare un processo sentito, quindi una reale e pregnante presenza. Realizzare la carta con le proprie mani racconta una storia, insita nei gesti che il materiale richiede, assecondandone le dilatazioni temporali, ormai completamente avulse dal nostro essere. E poi in ciò vi è la pretesa accettazione, per noi troppo abituati a controllare tutto, dell’imprevedibilità della materia nelle trasformazioni in corso d’opera: nell’oscillazione tra il ponderato, il deciso, e l’incontrollabile. Tutto ciò innesca un rapporto con la carta, di gran lunga più diretto e onesto che con una semplice carta da supporto.

La triade, Anagrammi Esistenziali, veDIo e Matrioska, analizza le problematiche comunicative legate a linguaggi usati da chi è privo di uno o più sensi (Braille, LIS e LORM): sulla carta i simboli si affollano, contraddicendosi concettualmente nell’affermazione di una presenza puramente estetica. In particolare Anagrammi esistenziali consiste in 14 fogli di carta fatti a mano, aventi segni prodotti in filigrana, dunque privi di porzioni di materia: non c’è aggiunta, ma solo mancanza. I fogli sono disposti in due file e i segni, espressi in linguaggio LIS, riportano il termine SENTIRE e il suo anagramma ESTERNI, le cui connessioni e/o divergenze sono totalmente ad appannaggio della sola estetizzazione della ripetizione. Ed è la carta ad accentuare questa discrepanza, mostrando la purezza delle fibre, che a loro volta testimoniano la mappatura del processo di realizzazione e quindi di un tempo che non è più.

Diverso è l’approccio in Appartenenza, dove è preponderante l’uso dei nuovi media: l’artista avvalendosi dell’applicazione Google Maps, ricerca i luoghi dell’infanzia, che nel suo lavoro vengono svuotati di ogni memoria personale. È una mappa astratta, confusa, priva di vita per la presenza di una moltitudine di paesaggi tanto piccoli da non essere percepiti. Appartenenza è, già dal titolo, l’antitetico urlo di chi sottolinea una mancanza, un’assenza: ma rimane una storia senza voce, poiché incomunicabile a chi non condivide stesse memorie, per chi non conosce noi e la nostra storia, per chi ignora i nostri luoghi. Ciò che per l’artista ha un valore sentimentale viene così spersonalizzato, e paradossalmente appare più vicino all’estraneo, all’interlocutore, che non a chi ne parla.  

In conclusione, e volendo sintetizzare, si dirà che Galleria Muta mostra un’annientata identità linguistica nella generale massificazione che la priva di senso. A noi non rimane che parlare in una Galleria Muta.




ALTERAZIONI VISIVE 2013

27 luglio- 1 settembre 2013









BACKSTAGE

Foto di Virginia Adamo

























ù






APPARTENENZA

intervista ZIGULINE



articolo GROSSETONOTIZIE




FOTO
























































LA MOSTRA































































foto di Virginia Adamo
































Andy Guhl

































































PAESAGGI POSSIBILI


25 febbraio 2013- 2 marzo 2013

Galleria Moitre (Torino)




La Galleria Moitre è lieta di presentare, come prima mostra del 2013, una collettiva il cui tema di fondo è chiaramente espresso nel titolo: otto artisti presenteranno infatti i loro Paesaggi possibili.

“Paesaggio” è uno di quei termini di uso comune di cui tutti pensiamo di conoscere e afferrare appieno tutti i significati. Se è associato alla produzione artistica, evoca subito la sterminata varietà di dipinti che rappresentano scorci di mondo, con stili che possono variare dal realismo più minuzioso alladecostruzione più estrema, dall’impeto romantico o espressionista al pacato razionalismo…

Il paesaggio è anche qualcosa di molto concreto, che può essere definito in diversi modi: se per la Treccani può essere sinonimo di «veduta; panorama; parte di territorio che si abbraccia con lo sguardo da un punto determinato», per il Codice dei Beni Culturali esso è «il territorio espressivo di identità, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali, umani e dalle loro interrelazioni». In entrambi i casi il fattore determinante è l’essere umano, che selezionandolo e, spesso, modificandolo, trasforma l’ambiente in paesaggio che a sua volta diventa un elemento fondamentale della sua vita. Per questo motivo il tema è di grande attualità, essendo spesso oggetto di dibattiti, polemiche, scontri: la relazione dell’uomo col paesaggio, sia esso “naturale” o “urbano”, definisce sempre di più la società contemporanea di cui è esso è emanazione.



Nell’arte contemporanea tutto questo si traduce in un atteggiamento attivo, che tende a ricreare paesaggi come traduzione di impulsi ricevuti dal mondo circostante, o come proposta di qualcosa di completamente nuovo. I paesaggi sono “possibili” perché non sempre espressione di una visione soggettiva.



Un punto di partenza così complesso, un tema così vasto, non poteva che trovare sviluppo in una miriade di letture, diverse per stile, tecnica, soggetto, poetica. Si parte da chi risponde meglio a quell’idea di spazio abbracciato con lo sguardo, quando esso però è quello dell’obiettivo fotografico di Cristina Marasini (Brescia, 1989), che spia Sicilia e Berlino da insoliti punti di vista. C’è chi poi parte in esplorazione del paesaggio urbano, attraverso il video, come eleni Kolliopoulou (Atene, 1980) o la pittura, come Erika Riehle (Torino, 1983); poi chi, come Mars Tara (Genova, 1986), ricrea il proprio paesaggio urbano personale, con un plastico che allude ironicamente a quelli dei progetti architettonici, non avendone in realtà le caratteristiche strutturali.

A volte il paesaggio diventa trama, ordito decorativo, come nei dipinti di Irene Balia (Iglesias, 1985); in altri casi, come nelle opere di Viviana Valla (Voghera, PV, 1986) viene immerso in un territorio astratto, ultima rimembranza del mondo reale. Puramente mentali sono invece quelli di Paolo Scarfone (Roma, 1989), che conservano dell’esperienza la carica emotiva.

Gaia Lionello (Venezia,1986), infine, lascia intravedere paesaggi naturali attraverso una nebbia che svela e disfa l’immagine, sospesa in una dimensione quasi onirica.



La mostra è a cura di Viola Invernizzi e Alessio Moitre



All'interno dell'esposizione sarà anche disponibile la serie in 30 esemplari d'artista del “Libro Bianco” di Stefano Serusi.



In occasione della mostra verranno presentate anche alcune creazioni della stilista Manuela Gomez, che si inseriscono nell’estetica dell’esposizione.



In occasione del vernissage, sarà lanciato il nuovo progetto espositivo della Galleria Moitre, LABB© , che nasce come vetrina per artisti che, all’interno di uno luogo che è laboratorio e fucina di progettazione degli eventi della Galleria,crea un esposizione parallela a quella presente nelle sale principali.

La durata del progetto crea così un’esposizione in continuo cambiamento ed evoluzione volta a mostrare le promesse in campo artistico, come è da sempre consuetudine della della Moitre.

Per questo primo allestimento verranno presentate le opere di due giovani artiste dell’Accademia Albertina di Torino, Chiara Ventrella (Torino, 1988) e Annalisa Zegna (Biella, 1990) con fotografie, la prima, e un’installazione video fotografica, la seconda, volte ad abbracciare la visceralità dei gesti quotidiani e la sua intimità.

Il progetto è curato da Elisa Campanella e Marzia Ianniello.






Paolo Scarfone "Aria alla Terra" e "Tra tronchi di cemento"
Foto di Ruggero Baragliu





"Tra tronchi di cemento"
Foto di Ruggero Baragliu








"Aria alla Terra"
Foto di Ruggero Baragliu


Foto di Ruggero Baragliu


Foto di Ruggero Baragliu





Foto di Ruggero Baragliu



Foto di Ruggero Baragliu



Foto di Ruggero Baragliu



Paolo Scarfone e Erika Riehle
Foto di Ruggero Baragliu





Paolo Scarfone e Erika Riehle
Foto di Ruggero Baragliu






Cristina Marasini
Foto di Ruggero Baragliu





Cristina Marasini
 Foto di Ruggero Baragliu




Mars Tara
 Foto di Ruggero Baragliu







Foto di Ruggero Baragliu



Foto di Ruggero Baragliu



Paolo Scarfone e Eleni Kolliopoulou
 Foto di Ruggero Baragliu




Erika Riehle e Mars Tara
 Foto di Ruggero Baragliu







WALLS/ SURFACES/ AND STORYTELLERS 

Art Lab-Arte contemporanea (Grosseto)


Foto Di Stefan Arnaut

Paolo Scarfone



"Fama", tecnica mista con carta di mitsumata autoprodotta, 42x32cm


 "Memorie"  tecnica mista con carta di mitsumata autoprodotta, 42x32cm


 "Passaggi di tempo", tecnica mista con carta di mitsumata e cellulosa autoprodotta, 42x32cm


 "Tossicittà", tecnica mista con carta di mitsumata autoprodotta, 42x32cm








Luca Grechi









Enrico Bertelli







Mauro Vitturini










Antonio Barbieri




Michele Guidarini





 Lapo Simeoni






Stefania Santarcangelo





















APERITIVO ARTISTICO

 "ACCOSTAMENTI TEMPORANEI"


Venerdì 14 settembre 2012, culmine delle festività della Santa Croce, Marco Palamidessi e Francesca Lodi invitano tutti coloro che ne avranno piacere a partecipare ad un aperitivo d'arte nel contesto della mostra collettiva intitolata “Accostamenti temporanei”, allestita a Palazzo Penitesi, al civico 65 di via Santa Croce, in pieno centro storico. La mostra ha già riscosso un notevole apprezzamento, anche da parte del numeroso pubblico straniero in visita alla nostra bellissima città. Artisti già affermati ed altri validi emergenti hanno accostato - è proprio il caso di dire - opere di pittura, scultura e fotografia in una interessantissima collettiva che, inserita nel calendario degli eventi del Settembre Lucchese, si concluderà il prossimo 30 settembre. Gli artisti presenti sono Dariush, Gianfalco Masini, Paolo Scarfone, Jacopo Da San Martino, Alessandro Nucci, Chiara Lera, Fabio Sciortino, Lisandro Rota, Giampaolo Frizzi, Mirta Vignatti, Elisa Pasquini, Salvatore Magazzini, Pietro Soriani, Marco Bianchi, Silvia Masini, Riccardo Gambogi, Anna Bianchi, Donata Carlucci, Marco Gondoli, Cesare Giovacchini, Daniele Ortuso. “Accostamenti temporanei” è visitabile tutti i giorni con i seguenti orari: dalle 10:30 alle 13 e dalle 15:30 alle 19:30.






"ACCOSTAMENTI TEMPORANEI"


S'intitola “Accostamenti temporanei” la mostra che aprirà i battenti questo venerdì sera alle 21:30 presso Palazzo Penitesi, al civico 65 di via Santa Croce in Lucca, alla presenza delle autorità, degli amici e degli estimatori. Ventuno artisti, emergenti o già affermati, accosteranno - è proprio il caso di dire - selezionate opere di pittura, scultura e fotografia in una interessantissima collettiva che, inserita nel calendario degli eventi del Settembre Lucchese 2012, si concluderà il prossimo 30 settembre. Marco Palamidessi e Francesca Lodi presenteranno al pubblico Dariush, Gianfalco Masini, Paolo Scarfone, Jacopo Da San Martino, Alessandro Nucci, Chiara Lera, Fabio Sciortino, Lisandro Rota, Giampaolo Frizzi, Mirta Vignatti, Elisa Pasquini, Salvatore Magazzini, Pietro Soriani, Marco Bianchi, Silvia Masini, Riccardo Gambogi, Anna Bianchi, Donata Carlucci, Marco Gondoli, Cesare Giovacchini, Daniele Ortuso. “Accostamenti temporanei” potrà essere visitata tutti i giorni dalle 10:30 alle 13 e dalle 15:30 alle 19:30. Ingresso libero.
Francesca Torregiani







"Malastrana Festival" Live Painting. Cascina (Pisa)
20 - 21 luglio 2012
a cura di Vincenzo Cirillo e Sara Lestini


Paolo Scarfone performance "Scomparendo in-mezzo"
Foto di Virginia Adamo







Jacopo Da Sanmartino, Paolo Scarfone







Jacopo Da San Martino e Paolo Scarfone





Jacopo Da San Martino e Paolo Scarfone
















































GALLERIA ART. LAB: "CINQUANTA%" a cura di Lapo Simeoni e Luca Grechi. Grosseto.



CINQUANTA %

20 - 21 - 22 LUGLIO 2012

MOSTRA D’ARTE CONTEMPORANEAVERNISSAGE / APERITIVO VENERDI' 20 LUGLIO DALLE 18.00



Con l’avvento della crisi economica causata dalla speculazione bancaria e dalla corruzione che sta attraversando l’Italia in questi anni, abbiamo pensato di promuovere e risollevare l’Arte Contemporanea ormai abbandonata, da troppo tempo sottovalutata, con una bellissima iniziativa popolare.3 giorni d’arte Contemporanea, con quasi 100 opere fino a 100 euro caduna, (da qui il titolo CINQUANTA %, (le opere naturalmente hanno una valutazionedi mercato molto più alta). Per chi ama l’arte e vuole risvegliare l’anima, stimolare nuovi pensieri, potrà farlo venerdì 20, sabato 21 e domenica 22 Luglio 2012,presso Art.Lab Arte Contemporanea, in Via Porto Loretano 6 - Grosseto. Le opere saranno visibili anche via web su www.artlabgallery.com ed avranno la possibilità di essere prenotate via mail contattando laposimeoni@yahoo.it



Durante i tre giorni ci saranno proiezioni e dibattiti aperti tra Artisti, Curatori ed amanti dell’arte.

ARTISTI: MARCO AFFAITATI / PAOLO ASSENZA / FEDERICO BORSELLI / ALESSANDRO CALIZZA / DARIO CARRATA / CLAUDIO CHIMENTI / VINCENZO FRANZA / MICHELE GUIDARINI / LUCA GRECHI / ISABELLA LACQUANITI / ANAHI ANGELA MARIOTTI / GAETANO MENDOLA / DIEGO MIGUEL MIRABELLA / CLAUDIA OTTAVIANI / STEFANIA SANTARCANGELO / LUISA SCALI / PAOLO SCARFONE / PIERA SCOGNAMIGLIO / LAPO SIMEONI / ISABELLA VITALE / MAURO VITTURINI /


ART.LAB ARTE CONTEMPORANEA VIA PORTO LORETANO 6 - GROSSETOVenerdì, Sabato, domenica 18.00 alle 21.00 / Ingresso Libero Info: www.artlabgallery.com 



OPERE IN MOSTRA







"Criticità autorganizzata", misumata e cellulosa 32 x 42 cm




"Illusione di strega", misumata e cellulosa 32 x 42 cm





"Margine del caos", misumata e cellulosa 32 x 42 cm








Paolo Scarfone opere in mostra
carta di mitsumata e cellulosa, 








Paolo Scarfone e Diego Miguel Mirabella vicino alle opere in mostra di Paolo Scarfone




Diego Miguel Mirabella vicino alle opere in mostra di Diego Miguel Mirabella


Marco Affaitati opera in mostra formato A4



Marco Affaitati opera in mostra formato A4



Marco Affaitati opera in mostra formato A4



Marco Affaitati opera in mostra formato A4





























































“ARTE, PATRIMONIO e DIRITTI UMANI”
concorso per giovani artisti e istituzioni culturali
Connecting Cultures e Fondazione Ismu – Settore Educazione – Patrimonio e Intercultura
con il sostegno della Direzione generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee (PaBAAC) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il patrocinio dell’Associazione Italiana Biblioteche (AIB)
presentano i progetti selezionati per l’edizione 2011 del concorso




OPERE DI PAOLO SCARFONE 
NELLE MOSTRE 
DI
LENTO PROCESSO E MATERIA:
(per consultare le opere di Ruggero Baragliu e Marialuna Storti all'interno di Lento Processo e Materia clicca :   http://lentoprocessoemateria.blogspot.com  )



ROMA
FACOLTA' DI VALLE GIULIA
Cultura di carta




A cura di Emanuele Rinaldo Meschini
Performance e opere di Ruggero Baragliu, Paolo Scarfone, Marialuna Storti

Inaugurazione e performance: lunedì 24 ottobre, ore 17:00
Facoltà di Architettura Valle Giulia
Aula autogestita Petruccioli, Roma
Fino al 7 novembre

Lento processo e materia – Cultura di Carta rappresenta il secondo appuntamento del progetto 
Lento processo e materia, ideato e curato da Emanuele Rinaldo Meschini e presentato per la prima volta il 21 luglio 2011 a Firenze, presso la Simboli Art Gallery.

Lento processo e materia nasce dall’esigenza di unire l’esperienza espositiva a quella laboratoriale
attraverso una performance continua. Lo scopo del progetto è, infatti, quello di mostrare allo stesso tempo opere già realizzate dai tre artisti, che spaziano dalla pittura alla video arte, attraversando la scultura, ed opere in realizzazione. Pertanto, lo spazio espositivo non verrà usato solo come luogo di presentazione, bensì come un reale laboratorio creativo nel quale gli artisti si troveranno ad operare. 
Durante la performance, gli artisti Ruggero Baragliu, Paolo Scarfone e Marialuna Storti lavoreranno ai telai seguendo il tradizionale metodo di realizzazione della carta, dalla cellulosa al foglio finito. Ognuno di questi fogli verrà successivamente modellato o scritto.
A Roma Lento processo e materia – Cultura di Carta, si vuole focalizzare con decisione sul concetto di costruzione della cultura. 
Così come il sapere può essere considerato un processo di “accumulo”, il progetto si propone di riempire lo spazio espositivo sia con le opere già realizzate da Baragliu, Scarfone e Storti, sia con quelle create con la carta durante le due settimane performative.
Cultura di carta rappresenta l’evento collaterale del progetto Lento processo e materia e si basa su un ciclo di seminari e conferenze creando, all’interno della mostra, uno spazio comunicativo nel quale verrà dibattuta l’importanza di una cultura che trova la sua specificità nel confronto e nelle differenze.

Mercoledì 2 novembre, ore 17:00 
Nobushige Akiyama
La carta nella cultura giapponese 
L’artista e maestro Nobushige Akiyama affronterà il tema dell’importanza della carta nella tradizione giapponese attraverso una dimostrazione pratica. Il maestro infatti trasferirà il suo studio, con strumenti e telai tipici, all’interno dello spazio espositivo e realizzerà della carta appositamente per la mostra in corso.

Venerdì 4 novembre, ore 17:00 
Luca Marchetti, docente di estetica all’Università La Sapienza di Roma
Il linguaggio ed il discorso contemporaneo dopo Arthur C. Danto
Basandosi sulle riflessioni del filosofo d’arte Arthur C. Danto, riguardo un’arte post-storica che ricomincia a riscrivere il suo linguaggio, l’intervento intende porre in evidenza la difficoltà del linguaggio artistico contemporaneo orientato sempre più ad una sua autoreferenzialità. Qual è la condizione della critica artistica oggi? Come si può analizzare l’arte contemporanea? Qual è il linguaggio dell’arte contemporanea?
Lunedì 7 novembre, ore 17:00 
Antonio Di Gennaro (Napoli)
Aforismi di carta: Emil Cioran
La terza e ultima lezione sarà dedicata al filosofo romeno-parigino Emil Cioran (1911-1995). Partendo dalla lettura di alcuni aforismi, verranno discussi gli aspetti più importanti del suo pensiero, in costante riferimento allo sviluppo della filosofia contemporanea.
Al termine dell’intervento, seguirà una performance artistica di Baragliu, Scarfone e Storti, che realizzeranno opere in carta, nate dal confronto con l’esperienza concettuale e “patica” del pensatore di Sibiu.

Ruggero Baragliu, Nuoro 1987, vive e lavora a Roma.
Il suo linguaggio artistico si basa su una forte matericità riscontrabile sia nei lavori su carta che negli oli.  In molte delle sue opere, il mito della Sardegna rivive e si rafforza in composizioni dalla salda struttura.

Paolo Scarfone, Catanzaro 1989, vive e lavora a Roma.
La sua poetica è incentrata sulla parola, sulla ricerca in ogni sua opera della costruzione di un dialogo non narrativo. Le sue sculture si basano sui giochi di contrasto e trovano vita dal rapporto tra pieni e vuoti, rumori e silenzi.

Marialuna Storti, Roma 1984, vive e lavora a Roma.
La sua ricerca attraversa instancabile differenti mezzi artistici sviluppandosi dalla pittura alla performance alla video arte. Il suo percorso è fortemente teso alla ricerca di un risultato che non sia già conosciuto.

Si ringraziano:
Associazione Culturale Artecrazia, Roma
Museo della Carta di Pescia, per la sponsorizzazione tecnica
Istituto Giapponese di Cultura, per la partecipazione di Nobushige Akiyama
Accademia di Romania in Roma, per la partecipazione di Antonio Di Gennaro



Foto mostra in atto




durante la performance




durante la performance





durante la performance


D'IO: UNO E TRINO
gesso, stoffa, legno, carta e Paolo Scarfone
istallazione, particolare





D'IO: UNO E TRINO
gesso, stoffa, legno, carta e Paolo Scarfone
istallazione, particolare 2









D'IO: UNO E TRINO
gesso, stoffa, legno, carta e Paolo Scarfone
istallazione, particolare 3






Senza Titolo
formato A4
cellulosa bianca e nera, mitsumata





Senza Titolo
formato A4
cellulosa bianca e nera, mitsumata








Senza Titolo
formato A4
cellulosa bianca e chiodo






Senza Titolo
formato A4
cellulosa bianca e nera, mitsumata










Senza Titolo
formato A4
cellulosa bianca e nera, mitsumata







Senza Titolo
formato A4
cellulosa bianca e nera, mitsumata







Senza Titolo
formato A4
cellulosa bianca e nera







Particolare installazione








Senza Titolo
formato A4
cellulosa bianca e nera








Senza Titolo
formato A4
cellulosa bianca e nera








Squarcio
formato A4
cellulosa bianca e nera







Vergine Maria
formato A4
cellulosa bianca








Senza Titolo
formato A4
cellulosa bianca, poliestere, tabacco, chiodi e carta quadrettata








Senza Titolo
formato A4
cellulosa bianca e chiodo








performance



performance







perfprmance





telaio battuto durante la performance







telaio battuto durante la performance







telaio battuto durante la performance












FIRENZE:
SIMBOLI ART GALLERY





INTENTI

Lento processo e materia, nasce dall’esigenza di unire l’esperienza espositiva a quella laboratoriale avendo come linea guida l’importanza della materia e del contatto con essa e considerando il momento artigianale-laboratoriale come procedimento strettamente collegato alla creazione artistica. Il progetto ideato a quattro teste da Baragliu, Meschini, Scarfone e Storti, vuole essere la storia di un "perpetuo nascimento", in quanto proprio il continuo cominciamento tiene desta l’opera. Il processo vuole mettere in evidenza un concetto su tutti: l’arte è una possibilità del fare. La materia mette in risalto la concretezza della vita dalla quale l’arte deriva rappresentandone, allo stesso tempo, una sua funzione migliorativa. L’arte è una possibilità della vita e questo è ancor più comprensibile se si pone l’accento sui suoi aspetti creativi-processuali. Proprio questa possibilità di vita viene interpretata da Baragliu, Scarfone e Storti come una possibilità concreta, toccabile con mano. Lento processo e materia si avvale inoltre della collaborazione del Museo della carta di Pescia, il quale attraverso il suo direttore Massimiliano Bini, ne ha seguito fin da subito con partecipazione ed attenzione gli sviluppi. Il progetto si articola in due fasi. Una parte performativa nella quale Baragliu, Scarfone e Storti saranno impegnati nella realizzazione della carta, mettendo così in evidenza non solo il processo di creazione ma anche la volontà di ripartire ricostruendo il proprio linguaggio, ovvero il supporto materiale della creazione. Una parte espositiva dove i tre giovani artisti presentano i loro lavori mettendo in risalto le loro differenze. La pittura di Baragliu rivela un mondo formalistico, dove forma e sostanza si incontrano nella luce, nella materia e nella densità di un fare semi-aperto al dialogo. La scultura di Scarfone mette invece in risalto una forte tendenza ad una narrazione paradossale, in cui si soffoca il racconto principale, si crocifigge la sintassi ordinaria per riemergere balbettanti. Storti, oltre alle “americane” tecniche miste su carta, propone un video sul suono della carta, questa condizione di artigiana del senso è la condizione nella quale Storti si muove e attraverso la quale esprime una concretezza artistica ricca di significati. Infine, Lento processo e materia rappresenta un atto volontaristico fermo e deciso, una credenza mai sopita nella valenza fattuale e sociale dell’arte.

Emanuele Rinaldo Meschini









Opera performance





Opera performance





Opera performance





Opera performance







Opera performance







Paolo Scarfone
Nessuno lo chiami messia
200 x 170 cm
gesso, legno, stoffa






performance






performance







performance






Opera performance






Opera performance






Opera performance






performance









Opera performance








Opera performance






Opere performance
(OPERA AL CENTRO DI RUGGERO BARAGLIU)






performance








Paolo Scarfone
Nessuno lo chiami messia
200 x 170 cm
gesso, legno, stoffa





Paolo Scarfone
Carte in trasparenza
istallazione di carte su plexiglass
100 x 200 cm





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